La popolazione rurale dell’Aurès, che negli anni ’60 costituiva il 70% di quella insediata in queste valli, rappresenta oggi meno del 15% 2, mettendo a rischio la sopravvivenza di una comunità, ultima custode di un patrimonio di conoscenze che per millenni ha reso l’area abitabile e produttiva. Le principali criticità che conducono la popolazione locale a migrare in centri urbani o in nuovi insediamenti spesso di scarsa qualità includono:
Conseguenze di tali criticità sono il degrado ambientale e disgregamento del tessuto sociale.
Gli obiettivi fondamentali sono aumentare la resilienza del territorio alle sfide poste dal cambiamento climatico garantendo l’equità, l’inclusione e la sostenibilità culturale, e di innescare processi di transizione ecologica e innovazione sociale, strutturati con modalità partecipative intorno a tre obiettivi tematici
Trasversale a questi temi è la valorizzazione del patrimonio culturale berbero, che dal punto di vista progettuale e operativo viene valorizzato e integrato alle linee di ricerca politecniche attraverso strumenti che afferiscono alle Scienze Sociali.
La gestione delle risorse idriche è ottimizzata coniugando pratiche dei sistemi oasi, nuovi modelli e tecnologie. La ricerca sulla gestione idrica ci permetterà di valutare l'impatto delle attività agricole e la loro efficacia nella gestione del territorio contro la desertificazione (sistemi di oasi).
Valorizzare gli edifici storici adattandone la sicurezza, il comfort e la sostenibilità per favorire un recupero diffuso e consapevole. AMAZING contribuirà localmente alla mitigazione dell'impatto delle condizioni ambientali estreme sugli edifici, attraverso la co-progettazione di adeguamento edilizio climate responsive e climate resilient, con valutazione di sostenibilità degli interventi (miglioramento energetico e riduzione della vulnerabilità).
Patrimonio storico sicuro e sostenibile, con attenzione a favorire filiere circolari di produzione di materiali per l’edilizia, proponendo un focus su un cantiere-scuola pilota rilevante per la comunità locale e quella scientifica. La filiera circolare legata ai nuovi materiali oggetto di studio (UBiskra-PoliMi) ha diretta rilevanza per lo sviluppo sostenibile dell’economia locale.
Risultato fondamentale sarà aumentare la resilienza del territorio alle sfide poste dal cambiamento climatico in un contesto di transizione ecologica, in linea con le tematiche delineate nel Green Deal EU, EU Soil Strategy 2030 e il PNRR. La formazione di un nuovo corpus di conoscenze e tecniche attivato dalla collaborazione con le Università di Biskra e Annaba e con le comunità locali promuoverà la gestione delle criticità e la comprensione delle potenzialità del territorio da parte della comunità che ancora lo abita o che vorrebbe tornare a progettare qui il proprio futuro. L’abbandono di questi territori è infatti vissuto non come una scelta, ma come ripiego di fronte all’impossibilità di gestire cambiamenti ambientali ed economici, sia per la loro crescente complessità, sia a causa di una decoesione sociale, particolarmente critica in un contesto plasmato e gestito da sempre in modo collettivo. Metodi di gestione integrata delle risorse tra ambiente antropizzato e naturale, porranno le basi
per ridurre la scarsità d’acqua e di energia, intervenendo su tematiche di ampia risonanza in tutta l’area MENA. AMAZING attiverà processi partecipativi promuovendo il diretto coinvolgimento della popolazione in attività volte alla condivisione e allo sviluppo di conoscenze e capacità. L’impatto sociale sarà valutabile attraverso il numero di adesioni alle attività sperimentali/laboratoriali interattive, agli eventi di dissemination, e attraverso strumenti di valutazione del processo, nonché dall’esito della sperimentazione in situ grazie al cantiere-scuola pilota quale luogo di elaborazione e condivisione di buone pratiche edilizie basate sull’effettivo riuso di risorse sottoutilizzate disponibili localmente, avviando così azioni di economia circolare e promuovendo interventi di architettura sostenibile.