Giornata dell'archeologia italiana all'estero

Si è tenuta a Roma la Giornata dell'archeologia italiana all'estero. L'iniziativa promossa dalla Farnesina e Roma Capitale ha visto la partecipazione di ambasciatori stranieri, accademici e 180 direttori di missione, con l’obiettivo di scambiare buone pratiche per valorizzare un settore chiave della diplomazia culturale italiana. Presenti all'evento anche i ministri degli Esteri e della Cultura Antonio Tajani e Gennaro Sangiuliano e il Presedente della Repubblica Sergio Mattarella. Tajani ha evidenziato il ruolo cruciale degli archeologi nella “nostra politica estera, che si compone come un grande mosaico”, citando le “246 missioni” di ricerca e scavi “in 37 siti Unesco, l’anno scorso”. I capi missione hanno attestato che l’Italia è apprezzata in tutto il mondo per la sua eccellenza in questo campo. Non solo nelle zone dove ha una tradizione consolidata, come il Mediterraneo e il Medio Oriente, ma anche in Sudamerica, in Asia orientale, fino al Giappone. Paolo Andrea Bartorelli, capo dell’ufficio Unesco e missione archeologica, ha rivelato che il Ministero degli Esteri ha lanciato una politica di bandi annuali per le nuove missioni. Nel 2023 sono state presentate “oltre 280” proposte, ha detto. Aggiungendo che è previsto il finanziamento delle spese “fino al 70%”. Il presidente della Commissione Cultura della Camera Federico Mollicone ha annunciato che il Parlamento contribuirà alla ricerca in questo ambito e chiamerà gli esperti per un’audizione su innovazione e digitalizzazione.

"Ambasciatori ad honorem senza feluche e con gli scarponi da deserto"

ANSA

"Gli archeologi italiani con il loro saper fare aprono le porte del dialogo in Paesi dove spesso la diplomazia ufficiale non può arrivare"

ANSA